Senza giri di parole: La verità sulle sfide economiche e sociali del nostro futuro by Carlo Cottarelli

autore:Carlo Cottarelli
La lingua: ita
Format: azw3, epub
Tags: Commentary & Opinion, Political Science
ISBN: 9788835742746
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 2025-05-12T22:00:00+00:00

In linea di principio, questo approccio sembra ragionevole: occorre avere un flusso regolare, e sufficientemente ampio, di immigrati, che arrivano con un permesso e che sono già preparati in maniera adeguata. In pratica, però, le cose non sono così semplici per un’area come l’Europa e, in particolare, come l’Italia per un insieme di motivi. Il principale è che quelli da cui provengono i potenziali migranti verso l’Europa sono in prevalenza paesi a reddito basso, dove è senz’altro più difficile trovare persone che hanno i requisiti richiesti, soprattutto la sopra citata «qualifica professionale riconosciuta», per non parlare della conoscenza della lingua (requisito più facile da soddisfare per l’Australia che nel caso italiano o per i paesi dell’Unione europea). Inoltre, il problema dell’integrazione di culture diverse rimane pure rispetto ai migranti che arrivano con un permesso di ingresso e di lavoro regolare, anche se probabilmente non nelle forme più acute che si registrano in caso di immigrazione irregolare. Fra l’altro, il territorio australiano è amplissimo rispetto alla popolazione (anche escludendo le parti desertiche), il che facilita l’insediamento di nuovi arrivati.

Forse per queste difficoltà, forse per la paura che qualunque proposta di una strategia per l’immigrazione di lungo periodo, stabile e strutturale, non rivista di anno in anno, sia confusa con un’apertura incondizionata delle frontiere, nessuno dei maggiori partiti politici italiani ha articolato tale proposta. E il piano dell’Unione europea finalizzato di recente rimane incompleto rispetto alle questioni fondamentali: come scoraggiare le partenze irregolari e come programmare, per ogni paese dell’Unione, piani di afflusso regolare. Questi problemi restano, come resta quello dell’integrazione di chi arriva anche regolarmente, o dei figli di chi è arrivato da anni ed è cresciuto qui, parla italiano e si sente italiano. Nonostante la presa di posizione in favore dello ius scholae, anche questa proposta, del tutto ragionevole, resta al palo.

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